Uno degli accorgimenti che devi avere per risparmiare energia è quello d'impostare correttamente la temperatura dell'acqua calda sanitaria. Nell'articolo ti spieghiamo quale deve essere.
Impostare correttamente la temperatura dell’acqua calda sanitaria permette di avere notevoli vantaggi a livello di risparmio energetico, tagliando di conseguenza il costo in bolletta dell’energia elettrica che negli ultimi tempi ha conosciuto un aumento preoccupante.
Naturalmente questo intervento sul termostato va accompagnato ad altri accorgimenti utili a non consumare una quantità di elettricità eccessiva. Tra di essi annoveriamo, ad esempio, la buona abitudine di non fare docce troppo lunghe, di risciacquare i piatti con l’acqua fredda, di spegnere le luci se non si è presenti in una stanza e di utilizzare lampadine a LED.
Va detto infine che mantenere l’acqua calda sanitaria a una temperatura ideale, assicura un comfort termico in ogni stagione dell’anno. Scopriamo insieme qual è il range di gradi a cui deve stare una caldaia e che cosa s’intende per acqua calda sanitaria.
Cos’è l’acqua calda sanitaria?
L’acqua calda sanitaria non è altro che l’acqua che fuoriesce dai rubinetti del bagno e della cucina e che viene utilizzata per la cura e l’igiene personale, per lavare e cuocere i cibi. In questo articolo abbiamo approfondito l’argomento spiegando anche i modi in cui può essere prodotta.
Perché avere l’acqua calda sanitaria a una temperatura ottimale?
Mantenere la temperatura dell’acqua calda sanitaria al giusto livello permette di consumare meno energia. Tutto a vantaggio della bolletta elettrica che a fine mese risulterà più leggera. Averla troppo alta o troppo bassa riduce il comfort termico, causando anche una situazione di disagio.
Se fosse troppo alta, infatti, il rischio sarebbe quello di bruciarsi. Per evitare il problema, nel momento dell’erogazione, verrebbe di riflesso mescolata a quella fredda comportando un grande spreco energetico. Senza contare che sarebbe più facile la formazione di calcare nei tubi.
Viceversa se fosse troppo bassa, si finirebbe con il sentire freddo mentre si fa la doccia e non sarebbe neanche sicura poiché non verrebbero eliminati i microrganismi termolabili, potenzialmente nocivi per la salute.
La temperatura ottimale per l’acqua calda sanitaria
Per capire qual è la temperatura corretta da mantenere dell’acqua calda sanitaria, bisogna tenere in considerazione il tipo di sistema che si utilizza per produrla. Le tipologie a disposizione sono due:
- sistema ad accumulo: in questo caso l’acqua calda sanitaria viene depositata in un serbatoio, che può essere di svariate capacità, e rilasciata al momento del bisogno. La temperatura in un sistema del genere dovrà essere elevata e mantenuta costante per avere la resa migliore e scongiurare il rischio della legionellosi, almeno nei dispositivi di vecchia generazione. Potrà di conseguenza superare anche i 55°C;
- sistema a produzione istantanea: con tale tecnologia, l’acqua viene scaldata nel momento in cui deve essere utilizzata. La temperatura ideale in tale situazione deve oscillare tra i 45 e i 55° C.
Qual è il risparmio che si ottiene rispettando i giusti gradi di temperatura?
Premettendo che per ottenere un reale risparmio energetico bisogna rispettare anche le altre accortezze elencate all’inizio dell’articolo, possiamo dire che in media mantenere la temperatura dell’acqua calda sanitaria su livelli ottimali, garantisce una riduzione dei consumi di elettricità pari al 20% circa.
Considera infine che in commercio ci sono caldaie a condensazione estremamente evolute che riescono a regolare in modo autonomo la temperatura dell’acqua calda sanitaria. A noi spetterà solo il compito di mantenere l’elettrodomestico pulito ed efficiente.