L'acqua calda sanitaria è quella usata per esigenze domestiche e può essere prodotta in vari modi. Nel nostro articolo ti spieghiamo tutto quello che c'è da sapere su di essa.
L’acqua calda sanitaria (ACS) è quella che viene utilizzata per l’igiene personale o per cucinare. Ha quindi un impiego domestico che la rende diversa da quella usata per il sistema di riscaldamento, in quanto deve garantire alle persone la massima sicurezza.
Rispetto al passato può essere prodotta in svariati modi. C’è infatti stata una notevole crescita tecnologica che ha portato alla realizzazione di dispositivi altamente performanti e in grado di soddisfare le esigenze di qualsiasi tipologia di utente.
Analizziamo in maniera approfondita che cos’è l’acqua sanitaria e quali sono le migliori soluzioni per produrla in casa.
Definizione di acqua calda sanitaria
L’acqua sanitaria è l’acqua destinata ai più vari impieghi domestici che vanno dalla cucina all’igiene personale. È dunque, per intenderci, quella che esce dai rubinetti e che si utilizza per il bagno, per fare la doccia e per cucinare e lavare i cibi.
Essa consente di svolgere le operazioni quotidiane in maniera sicuro e senza il rischio di contrarre malattie o infezioni. Il suo riscaldamento avviene tramite l’uso di svariati sistemi, la scelta dei quali è un fattore soprattutto soggettivo.
Come si produce l’acqua calda sanitaria
L’acqua calda sanitaria può essere prodotta con due differenti metodologie, ovvero:
- con un sistema di accumulo: in questo caso l’acqua viene immagazzinata all’interno di un boiler e rilasciata quando se ne ha bisogno. Il suo riscaldamento avviene tramite uno scaldabagno elettrico o a gas oppure attraverso generatori termici come pannelli solari o caldaie a pellet;
- con un sistema di produzione istantanea: in questo caso l’acqua sanitaria viene scaldata all’istante, nel momento in cui deve essere utilizzata.
Vantaggi e svantaggi dei due sistemi
Il vantaggio dell’impiego di un sistema di accumulo è quello di avere l’acqua calda sempre disponibile ma se non viene mantenuta a una temperatura media di 40° C, si rischia la legionellosi. Tale pericolo però si ha solo nei prodotti di vecchia generazione in quanto i nuovi sono realizzati con un sistema anti-legionella. Nella produzione istantanea, il problema non si pone poiché l’acqua è scaldata a richiesta.
Va poi considerato che vi è una differenza di costi tra i due tipi di tecnologie. La produzione istantanea di acqua calda sanitaria infatti ne permette l’abbattimento in quanto la caldaia o lo scaldacqua si attivano solo nel momento del bisogno. Non si verificano quindi sprechi energetici. Il sistema di accumulo invece è sempre in funzione perché l’acqua va conservata a elevate temperature in modo costante, di conseguenza il consumo energetico è maggiore, soprattutto se si usa uno scaldabagno elettrico.
Soluzioni per la produzione di acqua calda sanitaria
Le soluzioni per la produzione di acqua calda sanitaria sono diverse e tutte, chi più e chi meno, permettono di avere a propria disposizione un dispositivo performante ed efficiente e anche di risparmiare energia. Vediamo quali sono le migliori da prendere in considerazione.
Caldaia a condensazione
La caldaia a condensazione usa il calore latente prodotto durante la combustione per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria, consentendo di ottenere un notevole risparmio in bolletta.
Caldaia murale a condensazione Ariston
La caldaia murale a condensazione Ariston è dotata di un pannello frontale metallico e di un display LCD. È silenziosa e compatta.
Caldaia tradizionale
La caldaia tradizionale preleva il gas dalla rete a cui è allacciata e lo utilizza come combustibile per produrre acqua calda sanitaria che sarà immessa nelle tubature domestiche.
Caldaia murale convenzionale compatta Ariston
La caldaia murale convenzionale Ariston è dotata di un display digitale multifunzione ed è predisposta per la termoregolazione on-off. Ha basse emissioni di NOx (ossidi di azoto).
Scaldabagno a gas
Lo scaldabagno a gas utilizza come combustibile il metano, il GPL o il propano per produrre acqua calda sanitaria. Può essere istantaneo e dunque procedere al riscaldamento dell’acqua nel momento in cui viene aperto il rubinetto oppure è disponibile con accumulo. In quest’ultimo caso l’acqua calda è contenuta in un boiler a una temperatura costante e rilasciata quando se ne ha bisogno.
Scaldabagno elettrico
Lo scaldacqua elettrico riscalda l’acqua sanitaria tramite una resistenza elettrica in rame contenuta all’interno di un serbatoio. Anche in questo caso si possono scegliere modelli con sistema istantaneo o ad accumulo.
Scaldacqua elettrico murale ad accumulo Ariston
Lo scaldacqua elettrico murale di Ariston ha un serbatoio di 50 litri e grazie alla tecnologia WaterPlus di cui è dotato, mette a disposizione il 16% di acqua in più.
Scaldacqua a pompa di calore
Lo scaldacqua a pompa di calore copre il fabbisogno di acqua calda sanitaria senza la necessità di essere integrato con altri generatori termici. In questo caso l’elettricità serve per il funzionamento della pompa di calore mentre per il riscaldamento viene recuperato il calore dall’ambiente.
Scaldacqua a pompa di calore monoblocco Haier
Lo scaldacqua a pompa di calore monoblocco della Haier ha una capacità di accumulo di 80 litri e grazie al suo compressore potente, i tempi di riscaldamento sono molto rapidi.
Sistema solare termico
Il sistema solare termico è una soluzione sostenibile ed ecologica perché sfrutta l’energia del sole per produrre acqua calda sanitaria attraverso un collettore. L’acqua viene stoccata all’interno di un serbatoio posto nella parte superiore del pannello e poi prelevata dall’utente. Il numero di collettori deve essere adeguato al fabbisogno famigliare.
Le metodologie per produrre acqua calda sanitaria, come hai avuto modo di constatare, sono diverse e ognuna di esse è in grado di soddisfare le più varie esigenze. Non ti resta che scegliere quella più conforme alle tue.