Con l'arrivo dell'autunno e soprattutto dell'inverno torna la preoccupazione della spesa che si dovrà affrontare per tenere calda la propria casa. Nell'articolo ti spieghiamo come farlo senza spendere una fortuna.
Con l’arrivo delle stagioni fredde, si presenta il problema di come affrontare l’autunno e l’inverno senza spendere una fortuna in riscaldamento. Il costo del gas infatti si è alzato notevolmente e di conseguenza è bene prendere alcuni provvedimenti per tagliare le spese.
Di sicuro una delle accortezze più rilevanti è quella di rispettare il periodo e l’orario di accensione e spegnimento dei termosifoni in base alle direttive governative che prendono in considerazione la zona climatica in cui si vive.
Vediamo in dettaglio i modi in cui riscaldare casa risparmiando e quali sono le zone climatiche in cui sono suddivisi i comuni italiani.
Fasce climatiche italiane: suddivisione
L’Italia è suddivisa in fasce climatiche che vanno dalla A, la più calda, alla F, la più fredda. In base ad esse varia il tempo in cui si può tenere acceso il riscaldamento. La temperatura a cui impostare i termosifoni deve essere di massimo 19° C.
- Zona A: comprende le isole della Sicilia, Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle. Qui i termosifoni possono restare attivi per 6 ore al giorno;
- Zona B: riguarda le province di Agrigento, Catania, Palermo, Crotone, Messina, Reggio Calabria, Siracusa e Trapani. Qui i termosifoni possono essere accesi per 8 ore al giorno;
- Zona C: di questa fascia fanno parte Latina, Imperia, Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari, Taranto. Qui i termosifoni possono restare attivi per 10 ore al giorno;
- Zona D: ne fanno parte i comuni di Genova, La Spezia, Savona, Forlì, Ancona, Ascoli Piceno, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Macerata, Massa Carrara, Pesaro, Pisa, Pistoia, Prato, Roma, Siena, Terni, Viterbo, Avellino, Caltanissetta, Chieti, Foggia, Isernia, Matera, Nuoro, Pescara, Teramo, Vibo Valentia. Qui si possono tenere accesi i termosifoni per 12 ore al giorno;
- Zona E: comprende le città di Alessandria, Aosta, Asti, Bergamo, Biella, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Novara, Padova, Pavia, Sondrio, Torino, Varese, Verbania, Vercelli, Bologna, Bolzano, Ferrara, Gorizia, Modena, Parma, Piacenza, Pordenone, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Rovigo, Treviso, Trieste, Udine, Venezia, Verona, Vicenza, Arezzo, Perugia, Frosinone, Rieti, Campobasso, Enna, L’Aquila, Potenza. In queste zone i termosifoni si possono tenere attivi per 14 ore al giorno;
- Zona F: include le province di Cuneo, Belluno e Trento. Qui non c’è alcuna limitazione del periodo in cui si possono tenere accesi i termosifoni.
Consigli per riscaldare casa risparmiando
Oltre alle indicazioni del governo su quando e per quanto tempo attivare il proprio impianto di riscaldamento nel settore domestico e in quello pubblico, per risparmiare sulla bolletta del gas è importante seguire alcuni accorgimenti. Scopriamo insieme quali sono!
Manutenzione dell’impianto di riscaldamento
Uno degli interventi più importanti da fare per mantenere altamente efficiente il proprio impianto di riscaldamento ed evitare sprechi energetici, è quello di effettuare la manutenzione ordinaria della caldaia una volta l’anno, prima di azionare i termosifoni.
Se il tuo dispositivo ha ormai varcato la soglia dei 15 anni e più, ti consigliamo di sostituirlo con uno di ultima generazione a condensazione oppure a pompa di calore. In questo modo potrai ottimizzare il risparmio energetico.
Inoltre ricorda che prima di azionare l’impianto devi svuotare l’aria dai termosifoni e pulirli, eliminando eventuali accumuli di polvere.
Impostazione della temperatura giusta
La temperatura dei termosifoni deve essere impostata a 19° C per creare un ambiente confortevole. Tenerla troppo alta, non solo fa male alla salute creando pericolosi sbalzi termici quando si esce di casa ma costa anche molto.
Quando accendere il riscaldamento
Sebbene possa sembrare vantaggioso tenere spenti i termosifoni nelle ore in cui non si è in casa e programmarne l’accensione in prossimità del nostro ritorno, in realtà non è un modo che permette di risparmiare in quanto i caloriferi per raggiungere la temperatura desiderata hanno bisogno di tempo. Ciò comporta un maggiore impiego di energia.
La soluzione migliore sarebbe quella di tenerli accesi tutto il giorno al minimo. Così facendo si sollecita meno la caldaia e si mantiene una temperatura omogenea per tutta l’abitazione. Si dovrebbero aumentare lievemente i gradi solo quando si è in casa.
Dotarsi di un cronotermostato
Un cronotermostato permette non solo di impostare la temperatura al livello desiderato ma anche di programmare l’accensione e lo spegnimento della caldaia e di impostare la temperatura di riduzione, al di sotto della quale non si vuole scendere. Grazie ad essa si mantiene il calore in casa e si riduce il grado di umidità.
Usare le valvole termostatiche nel modo corretto
Le valvole termostatiche offrono un apporto fondamentale al risparmio energetico. Esse sono formate da una manopola regolabile da 1 a 5 con cui s’imposta la temperatura desiderata.
Sarebbe bene mantenere più calde le stanze maggiormente frequentate durante il giorno, come l’area living, e abbassare i gradi nelle altre. Unica eccezione la cucina, in quanto l’uso del forno o dei fornelli rende già di per sé l’ambiente caldo. L’ideale è comunque impostare le valvole termostatiche su un livello medio, che corrisponde a 3.
Non ingombrare i termosifoni con panni e altri oggetti
Affinché i radiatori possano erogare e diffondere nell’ambiente il giusto calore, è opportuno non coprirli con panni umidi per farli asciugare più in fretta e non posizionare mobili davanti ad essi, in quanto impedirebbero all’aria di raggiungere correttamente le diverse zone della stanza.
Controllare che finestre non abbiano spifferi
Per trattenere bene il calore è importante che gli infissi garantiscano un buon isolamento termico. Se sono molto vecchi, l’ideale sarebbe sostituirli oppure si può risolvere il problema degli spifferi applicando nuove guarnizioni.
Impiego di pannelli riflettenti
Allo scopo di ridurre la dispersione di calore verso l’esterno, orientandolo solo all’interno della stanza, è possibile montare tra il muro e il termosifone un pannello riflettente.
Ricorda infine di far controllare anche i fumi della caldaia una volta ogni 2 o 4 anni, in relazione al tipo d’impianto di cui disponi.