I filtri antipolline dei climatizzatori sono l'ideale per avere un ambiente privo di allergeni. Nel nostro articolo ti raccontiamo quali sono le loro caratteristiche.
Avere un climatizzatore significa assicurarsi non solo un ambiente fresco durante la stagione calda ma anche erogare aria pulita, ovvero priva di allergeni e di polveri. Solo così si riesce a migliorare la qualità della vita in casa o in qualsiasi altro luogo chiuso e a garantire il benessere di soggetti allergici.
Tuttavia per avere un’aria salubre non sono sufficienti i normali filtri montati sui climatizzatori, in quanto essi sono concepiti solo per trattenere le particelle di polvere che andrebbero a intasare il dispositivo, peggiorandone la performance. Il polline infatti è costituito da particelle più piccole rispetto alle altre, di conseguenza necessita di un filtro adatto per catturarle.
Scopriamo nello specifico in cosa consiste tale componente e quali sono le sue principali caratteristiche.
Filtro antipolline: cos’è e come funziona
Il filtro antipolline è indicato con l’acronimo HEPA che sta per High Efficiency Particulate Air ovvero filtro dell’aria per particolato ad alta efficienza. Esso, come già anticipato in precedenza, riesce a catturare il 99,97% di polvere, polline e altri allergeni aventi una dimensione uguale o maggiore a 0,3 micron.
La normativa UNI EN 1822 stabilisce i test a cui devono essere sottoposti i filtri per essere definiti antipolline. Inoltre, in base alla dimensione minima delle particelle che riescono a trattenere, è stata istituita la classifica MERV, che in una scala da 1 a 10 stabilisce l’efficacia dei filtri.
Vantaggi dei filtri antipolline
I filtri antipolline hanno il vantaggio di riuscire ad assorbire e dunque a depurare l’aria da pollini e spore, risultando efficaci per avere un ambiente sempre salubre e adatto a persone affette da allergie e asma. Funzionano quindi come una sorta di schermo protettivo.
Svantaggi dei filtri antipolline
Tra gli svantaggi dei filtri HEPA abbiamo:
- la necessità di effettuare una pulizia frequente, in quanto i filtri, intercettando particelle più piccole rispetto a quelle bloccate dai sistemi tradizionali, si sporcano più spesso e più facilmente degli altri. La media d’intervento è di una volta al mese ma può anche variare in base alla densità dei pollini nell’aria. I climatizzatori di ultima generazione sono anche dotati di un sensore che si attiva nel momento in cui è arrivato il momento di sostituirli;
- i filtri antipolline non assorbono i cattivi odori provenienti ad esempio dalle muffe e dagli animali domestici, di conseguenza devono essere associati a quelli a carboni attivi;
- i filtri antipolline hanno bisogno di un climatizzatore piuttosto potente poiché la loro presenza diminuisce il flusso d’aria dell’apparecchio sforzando il motore.
Da quanto abbiamo detto, è evidente che i filtri antipolline sono un elemento irrinunciabile di un climatizzatore se si vuole avere in casa un’aria salubre e pura.