Se stai riflettendo se acquistare un climatizzatore classico o uno a pompa di calore, nell'articolo ti spieghiamo la differenza tra l'uno e l'altro per aiutarti nella scelta!
Se in passato si pensava al condizionatore come all’elettrodomestico preposto esclusivamente alla stagione estiva per raffrescare l’aria, oggi la situazione è ben diversa, in quanto grazie all’evoluzione tecnologica, sono stati introdotti i climatizzatori a pompa di calore che possono produrre aria calda e fredda, deumidificare l’ambiente e produrre anche acqua calda sanitaria.
Ciò significa che si può impiegare un solo elettrodomestico in estate e in inverno e ottenere un notevole risparmio energetico. Si calcola infatti che un climatizzatore a pompa di calore, permette di risparmiare fino al 45% in bolletta, se viene sostituito a una caldaia a condensazione.
Scopriamo insieme tutte le differenze tra questi due dispositivi ormai presenti nella maggioranza delle abitazioni.
Come funziona un climatizzatore classico
Il classico condizionatore si basa sul principio di uno scambio di energia termica tra il calore della stanza e il vapore freddo che viene prodotto tramite compressione. Avviene quindi uno scambio tra l’aria calda, espulsa all’esterno, e l’aria fredda che viene introdotta gradualmente nell’ambiente fino a raggiungere la temperatura desiderata.
I modelli più vecchi di condizionatori si basano sul principio on/off che comporta un maggior dispendio di energia. Infatti per rendere la stanza fresca, il compressore del dispositivo si avvia alla massima potenza per raggiungere i gradi voluti. Dopodiché si spegne e si riavvia con la stessa modalità nel momento in cui l’aria si surriscalda.
Come funziona un climatizzatore a pompa di calore
L’aspetto più importante da evidenziare dei climatizzatori a pompa di calore è il fatto che non si limitano a scaldare o raffreddare l’ambiente ma hanno anche una tecnologia che consente loro di togliere calore da un ambiente e di trasferirlo in un altro.
Più nello specifico, il climatizzatore, se deve raffrescare una stanza, preleva il calore interno e lo trasferisce all’esterno, usando il gas refrigerante per abbassare i gradi centigradi dell’aria. Se invece viene attivata la funzione di riscaldamento, il dispositivo sottrae calore all’esterno e lo introduce all’interno, aumentando la temperatura attraverso l’energia elettrica.
I climatizzatori migliori sono quelli inverter, in quanto tale tecnologia permette di modulare la potenza del compressore in ogni momento, usando solo quella necessaria. Ciò significa che viene spinta al massimo solo nel momento in cui si deve raggiungere la temperatura desiderata. Una volta ottenuta, il compressore resterà in funzione al minimo per mantenerla costante e garantire così un maggior comfort ambientale.
I vantaggi di un climatizzatore a pompa di calore
Un climatizzatore a pompa di calore presenta notevoli vantaggi ossia:
- la pompa di calore assicura il rispetto dell’ambiente riducendo le emissioni nocive. Questo avviene perché impiega l’aria esterna come fonte di energia rinnovabile;
- i climatizzatori a pompa di calore possono avere un’elevata efficienza energetica calcolabile attraverso l’indice COP (Coefficient of Performance) che misura il rapporto tra l’energia resa, ovvero tra il calore ceduto all’ambiente da riscaldare, e l’energia elettrica utilizzata. Più il COP sarà alto, più il dispositivo sarà a ridotto consumo energetico;
- rispetto a un condizionatore, il climatizzatore a pompa di calore è più versatile e flessibile poiché può passare rapidamente dalla modalità di riscaldamento a quella di raffrescamento, il che si traduce in una riduzione dei costi dato che viene utilizzato un unico impianto per l’estate e per l’inverno;
- il climatizzatore a pompa di calore è più semplice da installare rispetto a un impianto con caldaia in quanto non richiede il montaggio di una canna fumaria. Anche la manutenzione non necessita di particolari interventi a parte un controllo sul funzionamento del dispositivo per assicurarsi che non ci siano anomalie. È anche consigliata la periodica pulizia dei filtri, per garantire una buona qualità dell’aria.
Infine va detto che la scelta d’installare un climatizzatore a pompa di calore per riscaldare la propria casa si rivela ottimale in quelle regioni dove le temperature invernali non sono mai troppo rigide. In altre zone, possono rappresentare un aiuto per riscaldare l’ambiente quando non è ancora il periodo di accendere i termosifoni, nel caso di impianti centralizzati.
La differenza sostanziale quindi tra un climatizzatore tradizionale e uno a pompa di calore è che nel primo caso si ha un dispositivo predisposto solo a raffreddare l’aria, mentre nel secondo caso l’elettrodomestico può essere utile in estate e in inverno, offrendo una soluzione di climatizzazione versatile e completa.