Stai cercando un metodo di riscaldamento alternativo al camino a legna? Puoi pensare al camino a gas, semplice da montare e da curare. Te ne parliamo nell'articolo.
Per tutti coloro che amano il romanticismo del camino ma non si decidono a installarne uno perché vivono in appartamento o perché non hanno né tempo né voglia di stare dietro a un dispositivo tradizionale che prevede una pulizia frequente e un ambiente dove stoccare il legno, c’è una soluzione e si chiama camino a gas.
Il camino a gas è semplice da installare, non produce residui ed esteticamente offre lo stesso impatto visivo della sua versione classica. A tua disposizione ci sono varie tipologie da prendere in considerazione in relazione ai tuoi gusti e a quelle che sono le tue esigenze di riscaldamento.
Scopriamo insieme quali sono le qualità e le funzioni di un camino a gas, i modelli in commercio, i pro e i contro di questo innovativo elettrodomestico.
Camino a gas: come funziona?
Un camino a gas è caratterizzato da una canna fumaria, necessaria per espellere i residui emanati durante la combustione, denominata coassiale in quanto è doppia. Cioè si hanno due canne fumarie, posizionate l’una dentro l’altra e con funzioni diverse. Quella situata all’esterno aspira l’aria facendola entrare nella camera di combustione mentre quella interna espelle i residui. Esistono però anche modelli senza canna fumaria.
Tale dispositivo deve essere collegato all’impianto del gas e può funzionare sia a metano con allaccio diretto sia a GPL con collegamento a una bombola.
All’interno della camera di combustione viene di solito collocata della legna mineralizzata dotata di catalizzatore che modifica il colore della fiamma dal blu al rosso, rendendola molto realistica e simile a quella prodotta dalla legna arsa.
Lo scopo principale di un camino a gas è naturalmente quello di riscaldare e di solito si rivela adatto per ambienti di una grandezza che vanno da minimo 60 mq a un massimo di 120 mq. I dispositivi possono essere gestiti tranquillamente da telecomando per l’accensione, lo spegnimento e la regolazione dell’intensità della fiamma oppure tramite apposita APP.
Tipologie di camini a gas
Come anticipato all’inizio dell’articolo, esistono diverse tipologie di camini a gas da scegliere. Vediamo quali sono.
Camini a gas con focolare a vista
Questo tipo di caminetto è estremamente affascinante in quanto riproduce l’effetto della fiamma naturale, quella della legna. Non ha il vetro ma ha solo una funzione estetica in quanto il rendimento è molto scarso.
Camini a gas con vetro e camera stagna
Sono le tipologie migliori se si ha l’esigenza di riscaldare a sufficienza l’ambiente. Il loro rendimento infatti è molto buono e la fiamma può essere regolata in modo semplice e immediato.
Camini a gas a incasso
I camini a gas a incasso sono interessanti dal punto di vista estetico in quanto si presentano con un design raffinato che ricorda molto quello di un camino tradizionale. C’è però da considerare che l’installazione è più costosa perché prevede lavori di muratura non indifferenti.
Camini a gas senza canna fumaria
Questi camini a gas sono la soluzione per chi vive in un condominio e non può installare una canna fumaria. Essendo privi di un sistema di tiraggio naturale, devono necessariamente essere dotati di vetro. Tale tipologia può funzionare con la tecnologia catalitica, in base alla quale abbiamo un catalizzatore posto nella parte superiore che filtra i gas combusti trasformandoli in anidride carbonica e vapore acqueo.
Vantaggi e svantaggi di un camino a gas
Un camino a gas può essere una valida scelta da fare per la propria casa in virtù di questi vantaggi:
- l’installazione di un camino a gas è semplice e la maggior parte dei modelli sono pronti all’uso;
- la canna fumaria ha una dimensione ridotta e se si può installare un tubo coassiale non bisogna neanche inserire una presa d’aria;
- un camino a gas può essere gestito tramite telecomando che permette di controllare la quantità di calore emesso, l’intensità della fiamma e di programmarne l’accensione e lo spegnimento;
- un camino a gas non rilascia particolato nell’ambiente e non produce cenere, di conseguenza è sufficiente far effettuare solo il controllo annuale da un tecnico specializzato;
- un camino a gas, non funzionando a legna, non ha bisogno di una stanza per lo stoccaggio del materiale, viene infatti collegato direttamente all’impianto o a una bombola a GPL.
Naturalmente però ci sono anche degli svantaggi da prendere in considerazione prima di acquistare un camino a gas. Tra di essi abbiamo:
- la necessità di affidarsi a personale specializzato per l’installazione dell’elettrodomestico;
- il costo d’acquisto più elevato rispetto alle versioni classiche;
- il rendimento inferiore rispetto a quello di una caldaia per quanto riguarda il riscaldamento della casa. Si consiglia quindi di utilizzarlo come un’aggiunta ai caloriferi tradizionali;
- se salta la corrente, il camino a gas va in blocco e smette di funzionare;
- la durata inferiore rispetto a quella dei camini tradizionali a legna o a pellet.
La scelta dunque di un camino a gas è legata, come spesso accade, al proprio gusto personale e al budget a disposizione. Se poi ti stai chiedendo se è un elettrodomestico sicuro, la risposta è sì, in quanto in caso di fuga o pericolo, ci sono dei sensori che bloccano subito il funzionamento del dispositivo.