Il camino a bioetanolo è un'ottima alternativa a quello a legna o a pellet. Nell'articolo ti spieghiamo quali sono le sue funzioni, le caratteristiche e i modelli in commercio.
Il camino a bioetanolo è l’alternativa perfetta per chi desidera avere un camino in casa senza doverci stare troppo dietro a livello di manutenzione e di pulizia e per chi ricerca una soluzione green al 100% che non produce alcun residuo nocivo per l’uomo e per l’ambiente.
Questo caminetto non prevede l’installazione di canne fumarie, non produce cenere e neanche fumi e può essere installato nella zona della casa che si preferisce. Occorre però tenere conto del fatto che il suo potere calorifico è inferiore rispetto a quello dei dispositivi a legna o a pellet, di conseguenza deve essere utilizzato come un’aggiunta al sistema di riscaldamento principale.
Il camino a bioetanolo è consigliato infatti soprattutto per ambienti di piccole o medie dimensioni, dove è possibile sfruttare al meglio il calore prodotto dall’elettrodomestico. Scopriamo quali sono le caratteristiche di questo dispositivo, come funziona, i vantaggi e le tipologie presenti sul mercato.
Bioetanolo: che cos’è?
Prima di parlare del funzionamento del camino a bioetanolo è bene comprendere che cos’è il combustibile green che lo alimenta.
Il bioetanolo in sostanza è alcol etilico denaturato non tossico ottenuto dalla fermentazione di biomasse, come residui vegetali provenienti da tuberi, barbabietole da zucchero, zucchine e cereali. Dato che non riguarda la combustione della legna, questo prodotto non produce cenere, fumo, scintille e sostanze tossiche, rivelandosi molto sicuro e anche economico.
Camino a bioetanolo: caratteristiche e funzionamento
Un camino a bioetanolo è composto da un serbatoio contenente il combustibile. Al suo interno vi è una pietra porosa che assorbe l’alcool biologico. Per accendere il dispositivo e metterlo in funzione, è sufficiente usare un accendino o un fiammifero. Va detto che non essendoci una canna fumaria, il calore resta concentrato nella stanza senza alcuna dispersione.
La capacità di un focolare di media grandezza è di 2 litri e l’autonomia è di 4-6 ore. Per creare ancor di più un’atmosfera da camino classico, vengono aggiunti al dispositivo legna in fibra di ceramica oppure oli naturali che erogano nella stanza una piacevole fragranza.
Tipologie di camini a bioetanolo
In commercio trovi tre modelli di camino a bioetanolo e la scelta tra l’uno e l’altro dipende dall’ambiente in cui andrai a installarlo, dai tuoi gusti e dalle tue esigenze personali. Analizziamo insieme ciascun tipo di dispositivo.
Camino a bioetanolo da appoggio
Il camino a bioetanolo da appoggio è un modello base e può essere collocato dove si preferisce, ad esempio sul pavimento, su un tavolo o in apposite isole. Di solito si presenta con un design accattivante, che lo rende un vero e proprio complemento d’arredo. Considera però che sei hai il parquet non puoi assolutamente posizionarlo a diretto contatto con esso in quanto il calore deformerebbe il legno, rovinando il pavimento.
Camino a bioetanolo da parete
Il camino a bioetanolo da parete permette di ottimizzare al meglio lo spazio a disposizione, di abbellire l’ambiente e di riscaldarlo, in modo molto rapido e semplice. È infatti un pezzo unico dotato di cornice che si appende come se fosse un quadro e che resta appena sporgente dal muro. Può avere una forma quadrata, rettangolare oppure incurvata. È completato da un vetro di protezione che favorisce la diffusione del calore.
Camino a bioetanolo da incasso
Il camino a bioetanolo a incasso richiede un’installazione più complessa in quanto necessita di lavori di muratura per creare la nicchia dove collocarlo. Naturalmente questo tipo di lavori va svolto lontano da cavi elettrici e dalla rete idraulica.
Vantaggi e svantaggi di un camino a bioetanolo
Un camino a bioetanolo può essere una scelta valida da fare grazie ai vantaggi che presenta e che possiamo riassumere in cinque voci:
- il costo d’acquisto contenuto: il camino a bioetanolo ha un costo molto ridotto rispetto a quello delle versioni a legna o a pellet. I prezzi infatti partono da un minino di 50 euro a un massimo di 1000 euro nel caso di modelli più elaborati;
- l’installazione semplice: fatta eccezione per la tipologia a incasso, l’installazione di un camino a bioetanolo è semplice e veloce e non ha bisogno di un’uscita fumi e di condotti di ventilazione;
- l’estetica: un camino a bioetanolo è realizzato con un design moderno e innovativo che lo rende un complemento d’arredo in grado di conferire personalità all’ambiente;
- la manutenzione facile: un camino a bioetanolo ha una manutenzione per nulla complessa, in quanto non producendo cenere o residui, non comporta alcun tipo di pulizia, a parte quella base per eliminare i residui di polvere sul vetro;
- il rendimento massimo: un dispositivo a bioetanolo garantisce un rendimento del 100% in quanto tutto il combustibile usato viene trasformato in energia ovvero in calore.
Gli svantaggi di un camino a bioetanolo non sono molti, tra di essi ricordiamo:
- l’elevata umidità: poiché la combustione dell’alcool biologico produce molto vapore acqueo, vi è la produzione di grandi quantità d’umidità;
- basso potere riscaldante: un camino a bioetanolo non può essere usato come unico e principale sistema di riscaldamento poiché ha un potere calorifico inferiore rispetto a quello di un dispositivo tradizionale. La differenza che porta in casa è di circa un paio di gradi in più.
In ultima analisi tieni presente che un camino a bioetanolo offre elevati standard di sicurezza, sul mercato puoi anche trovare modelli di ultima generazione dotati della funzione di spegnimento automatico, di sistemi antiversamento per serbatoi di bioetanolo e di sensori che registrano le concentrazioni di anidride carbonica.