Il Bonus ristrutturazioni edilizie è stato confermato anche nel 2025 ma con alcune novità. Te ne parliamo nel nuovo articolo.
È rimasto valido anche per il 2025 il Bonus ristrutturazioni edilizie che è stato prorogato fino al 2033 con aliquote decrescenti e differenziate in base alla tipologia d’immobile. Quest’incentivo è utile per chi ha bisogno di modificare e migliorare la propria abitazione in quanto consente di risparmiare sulle spese sostenute per i lavori.
In questa guida completa ti spiegheremo quali sono le novità, le regole e i documenti necessari da produrre per usufruire del bonus.
Cos’è e in cosa consiste il bonus ristrutturazioni 2025
Il Bonus ristrutturazioni edilizie è una detrazione fiscale sull’IRPEF che permette di recuperare una parte delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia. Nello specifico è valido per le seguenti tipologie di abitazioni:
- prima casa: viene applicata un’aliquota del 50% su un limite di spesa massimo di 96.000 euro per unità immobiliare;
- abitazioni diverse dalla prima casa: viene applicata un’aliquota del 36% su un limite di spesa massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.
La detrazione fiscale viene ripartita in 10 rate annuali di pari importo e viene detratta dall'IRPEF dovuta. Ciò significa che, ogni anno per 10 anni, il contribuente potrà sottrarre una parte delle spese affrontate dalle tasse da pagare.
Quali sono le novità del Bonus ristrutturazioni 2025?
La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto importanti novità al Bonus ristrutturazioni. Vediamo qui di seguito quali sono:
- aliquota decrescente: nel 2025 l’aliquota applicata all’abitazione principale è del 50% mentre per le altre tipologie d’immobili è del 36%. In seguito, andrà ad assestarsi in entrambi i casi al 30% (nel 2033);
- limite alla detrazione basato sul reddito del contribuente: ciò significa che per i redditi superiori a 75.000 euro le detrazioni saranno calcolate in base al tetto massimo previsto moltiplicato per il coefficiente risultante dal numero dei figli. Si attesta quindi a 14.000 euro per redditi superiori a 75.000 euro e a 8.000 euro per redditi superiori a 100.000 euro;
- riduzione dell’IVA: per incentivare ulteriormente la riqualificazione del patrimonio immobiliare è stata prevista la riduzione dell’IVA da pagare sui beni finiti.
Quali sono le tipologie d’interventi ammessi nel Bonus ristrutturazioni?
Le tipologie d’interventi previste nel Bonus ristrutturazioni sono pressoché le stesse degli anni precedenti, ossia:
- lavori di manutenzione straordinaria: si riferiscono a tutti quegli interventi effettuati per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per integrare e realizzare servizi igienico/sanitari e tecnologici, come anche il frazionamento o l’accorpamento di parti di un’abitazione;
- interventi di restauro e risanamento conservativo: essi comprendono le opere destinate a conservare l’immobile e ad assicurarne le funzionalità, oltre ad adeguarlo alle normative vigenti;
- ristrutturazione edilizia: riguarda interventi finalizzati a modificare l’aspetto dell’immobile come l’aumento della sua volumetria, la realizzazione di una mansarda o di un balcone, l’integrazione di nuovi servizi igienici, l’inserimento di nuove finestre;
- interventi per il risparmio energetico: sono soprattutto inerenti all’installazione di impianti basati sull’impiego di fonti rinnovabili di energia. Rientra dunque in questo contesto, l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di elettricità;
- interventi antisismici: essi riguardano lavori per la messa in sicurezza degli edifici dal punto di vista statico e vanno a interessare le parti strutturali degli immobili.
Altre spese che possono essere portate in detrazione sono quelle di manutenzione ordinaria e quelle sostenute per la progettazione, le prestazioni professionali richieste dalla tipologia di lavori effettuati, quelle per l’acquisto di materiali, per effettuare perizie e sopralluoghi e tutti gli altri costi legati alla realizzazione delle opere edilizie.
Chi può beneficiare del Bonus ristrutturazioni?
Possono accedere al Bonus ristrutturazioni tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), residenti o meno in Italia. L’agevolazione si rivolge non solo ai proprietari dell’immobile ma anche a chi detiene diritti reali/personali di godimento dell’abitazione e che ne sostengono le spese. L’incentivo può quindi essere richiesto da:
- proprietari o nudi proprietari;
- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- affittuari o comodatari;
- soci di cooperative divise e indivise;
- imprenditori individuali per gli immobili che non rientrano negli investimenti che l’azienda ha sostenuto per il suo funzionamento;
- soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, i cui redditi derivano da società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e da imprese famigliari. Le condizioni sono le medesime previste per gli imprenditori individuali.
I documenti necessari per richiedere l’incentivo
I documenti di cui bisogna essere in possesso per richiedere il Bonus ristrutturazioni sono:
- autorizzazioni obbligatorie per eseguire i lavori;
- documenti che attestino il pagamento dei lavori effettuato tramite bonifico bancario parlante.
Bisogna infine comunicare all’ENEA tutte le informazioni relative agli interventi eseguiti entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori tramite il portale omonimo.
Il Bonus Ristrutturazioni Edilizie 2025 rappresenta un'ottima opportunità per rinnovare la propria casa, migliorandone l'efficienza energetica e la sicurezza, e ottenendo un significativo risparmio fiscale.