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Bonus climatizzatori 2025: tutte le novità

Il Bonus Climatizzatori 2025 prevede interessanti novità rispetto a quello del 2024. Te ne parliamo nel nuovo articolo.

Indice
  1. Bonus climatizzatori 2025: cosa cambia rispetto al 2024
  2. Quali sono le spese che si possono detrarre?
  3. Quali sono le detrazioni fiscali previste?
  4. Da chi può essere richiesto il Bonus climatizzatori?
  5. I documenti da presentare
  6. Novità sui limiti di redditi per le detrazioni fiscali 2025

Anche nel 2025 è possibile usufruire del Bonus climatizzatori per sostituire il vecchio impianto, installarle uno nuovo o per integrare quello già esistente. Per accedere all’incentivo non è necessario effettuare un intervento di ristrutturazione all’immobile, lo scopo infatti è quello di favorire l’adozione di tecnologie a basso impatto ambientale e ad alta efficienza energetica.

Scopriamo insieme come funziona, chi può richiederlo e quali sono le differenze con quello del 2024.

Persona accende il climatizzatore

Bonus climatizzatori 2025: cosa cambia rispetto al 2024

Il Bonus climatizzatori 2025 presenta alcune interessanti novità rispetto al 2024. Ovvero:

  • nuovi requisiti energetici per incentivare modelli sempre più efficienti;
  • semplificazione burocratica per alcune categorie di utenti;
  • aliquote aggiornate per le detrazioni fiscali e l’Ecobonus.

Va sottolineato, inoltre, che il Bonus climatizzatori 2025 può essere applicato sia nel caso d’interventi di ristrutturazione edilizia e sia per installazioni indipendenti, non legate a lavori di carattere strutturale ma indirizzate semplicemente alla sostituzione, alla nuova installazione o all’integrazione di un impianto di climatizzazione invernale preesistente.

Quali sono le spese che si possono detrarre?

Le spese che si possono detrarre sono quelle relative all’acquisto di:

  • climatizzatori a pompa di calore: dispositivi di ultima generazione in grado sia di raffrescare che di riscaldare gli ambienti, dall’elevata efficienza energetica;
  • pompe di calore: questi dispositivi vengono utilizzati per la produzione di acqua calda sanitaria e per la climatizzazione;
  • scaldabagni a pompa di calore: utilizzati per la produzione di acqua calda sanitaria, permettono un importante riduzione dei consumi energetici rispetto agli scaldacqua tradizionali e sono anche più performanti.

Coppia si gode il fresco del climatizzatore sul divano della sala

Quali sono le detrazioni fiscali previste?

La detrazione fiscale varia in base al tipo di intervento e al tipo di impianto installato. Nello specifico di una nuova installazione si hanno i seguenti incentivi:

  • detrazione fiscale fino al 50% per climatizzatori monosplit o multisplit in pompa di calore aria/aria con una potenza fino a 12 kW senza la realizzazione di opere di ristrutturazione;
  • detrazione fiscale fino al 50% per climatizzatori in pompa di calore aria/aria, anche se non ad alta efficienza, ma che puntano al risparmio energetico, per immobili residenziali e all’interno di opere di ristrutturazione edilizia. In tal caso si può anche usufruire dell’IVA agevolata al 10%;
  • detrazione fiscale fino al 50% se si effettua una ristrutturazione edilizia o una manutenzione straordinaria acquistando mobili e grandi elettrodomestici in classe A+, compresi i climatizzatori.

Invece, per la sostituzione dei vecchi climatizzatori con altri più performanti e a risparmio energetico sono previsti i seguenti incentivi:

  • una detrazione fiscale fino al 50% per i climatizzatori in pompa di calore aria/aria ad alta efficienza per abitazioni private, uffici e negozi;
  • una detrazione fiscale fino al 50% per l’acquisto di climatizzatori in pompa di calore aria/aria, anche non ad alta efficienza, ma che mirino a offrire un certo risparmio energetico. Tale incentivo si applica solo a immobili residenziali. In caso di ristrutturazione edilizia è possibile anche usufruire dell’IVA agevolata al 10% per l’acquisto di beni finiti.

Da chi può essere richiesto il Bonus climatizzatori?

Il Bonus climatizzatori può essere richiesto da:

  • proprietari di immobili: case singole o appartamenti;
  • inquilini e comodatari: con consenso del proprietario;
  • condomini: per impianti centralizzati o nelle parti comuni;
  • titolari di Partita IVA: per locali commerciali o uffici.

Donna sdraiata sul divano sotto il climatizzatore

I documenti da presentare

I documenti necessari per accedere agli incentivi del Bonus climatizzatori 2025 sono:

  • asseverazione di un tecnico abilitato o dichiarazione del direttore dei lavori;
  • attestato di Prestazione Energetica (APE) redatto al termine dei lavori che certifichi il miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile;
  • comunicazione all’ENEA degli interventi effettuati entro 90 giorni dal termine dei lavori. Essa dovrà essere fatta tramite il portale ENEA;
  • pagamento effettuato con bonifico parlante;
  • fattura d’acquisto del climatizzatore.

Novità sui limiti di redditi per le detrazioni fiscali 2025

Gli incentivi 2025 prevedono un limite alla detrazione fiscale basato sul reddito del contribuente. In relazione a questo, per i redditi superiori a 75.000 euro gli incentivi vanno calcolati in relazione al tetto massimo previsto moltiplicato per il coefficiente risultante dal numero dei figli. Abbiamo così:

  • 14.000 euro per redditi superiori a 75.000 euro;
  • 8.000 euro per redditi superiori a 100.000 euro.

Climatizzatore monosplit a parete

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