L'acqua del rubinetto di casa si può bere oppure no? Nel nostro articolo ti chiariamo questo dubbio e sfatiamo alcune false credenze.
Uno dei dubbi che ricorre maggiormente nelle case di noi tutti è se bere l’acqua del rubinetto sia sicuro o se invece è meglio evitare. Il fatto che solo il 29,3% della popolazione la consumi evidenzia come ci sia un clima di sfiducia generale che porta a preferire l’acquisto di quella in bottiglia.
Scopriamo insieme le caratteristiche che l’acqua del rubinetto deve avere per essere ritenuta sicura e quando invece non lo è.
Acqua di casa: i controlli a cui è sottoposta
L’acqua del rubinetto, dunque quella che proviene dall’acquedotto, è sottoposta a severi controlli da parte delle società idriche e dal Ministero Superiore di Sanità. Non solo, essa proviene da ambienti geologici protetti e incontaminati e prima di essere distribuita è sottoposta ad analisi e, se necessario, a processi di purificazione.
L’acqua che arriva nelle case delle persone è dunque priva di:
- microorganismi nocivi;
- sostanze chimiche;
- elementi estranei e dannosi.
Negli ultimi tempi sono stati anche introdotti Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA) grazie ai quali si possono prevenire i rischi legati al servizio idrico potabile. Vengono infatti effettuati controlli approfonditi che vanno dalla captazione fino al contatore di utenza. I campioni di acqua provengono da pozzi, sorgenti, impianti di adduzione e serbatoi e tengono conto della popolazione servita, dello stato delle reti e delle infrastrutture locali.
Come capire che l’acqua del proprio rubinetto è sicura?
Tenendo conto che in Italia i controlli effettuati sull’acqua potabile sono severi e puntuali, molto di più di quanto avviene negli altri Paesi dell’Unione Europea, si possono comunque prendere in considerazione alcuni aspetti per capire se l’acqua è sicura o no. Ovvero:
- l’acqua erogata deve essere limpida e non deve avere alcun tipo di odore;
- se l’acqua emana odore di cloro, significa che è stata sottoposta a un processo di disinfezione;
- è bene richiedere test e analisi effettuati all’acqua della propria zona. Si possono inoltre controllare i siti istituzionali dove vengono pubblicati i dati sullo stato dell’acqua potabile.
Gli altri accorgimenti che possono essere presi sono:
- una pulizia frequente dei filtri;
- l’utilizzo di caraffe filtranti o di depuratori casalinghi;
- il rifornimento di acqua da bere alle case dell’acqua, diffuse in quasi tutti i comuni italiani.
I vantaggi dell’impiegare l’acqua del rubinetto
Utilizzare l’acqua del rubinetto della propria casa presenta i seguenti vantaggi:
- abbattimento delle emissioni di CO2 prodotte dal trasporto delle bottiglie e dal loro smaltimento;
- risparmio in termici economici in quanto non si ha la necessità di acquistare l’acqua al supermercato;
- riduzione della plastica monouso.
Un ultimo consiglio che ti diamo è quello di considerare che una buona acqua ha un residuo fisso, ossia una quantità di Sali minerali, al di sotto dei 500 mg/l. Un valore che indica anche la presenza di una buona composizione salina che assicura una corretta funzione diuretica.