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Stufa a nocciolino d’oliva: cos’è e come funziona

La stufa a nocciolino d'oliva è un'alternativa sostenibile ed economica a quella a pellet. Nell'articolo ti raccontiamo le sue caratteristiche, i suoi pregi e i suoi difetti.

Indice
  1. Nocciolino d’oliva: cos’è e da dove si ottiene?
  2. Stufa a nocciolino d’oliva: come funziona e che caratteristiche ha?
  3. Vantaggi e svantaggi della stufa a nocciolino d’oliva
  4. Differenza tra stufa a nocciolino d’oliva e stufa a pellet

La stufa a nocciolino d’oliva è un’alternativa valida, economica ed efficiente alla stufa a pellet sebbene ancora poco conosciuta. Con l’aumento dei prezzi del gas e in generale delle materie prime anche sostenibili utilizzate per il riscaldamento, è diventata una priorità da parte di tutti trovare delle opzioni che offrano un prezzo d’acquisto contenuto e una resa ottimale. 

In tal senso il nocciolino d’oliva è la miglior soluzione a oggi disponibile, in quanto si tratta di uno scarto alimentare che può diventare una fonte di energia rinnovabile. Scopriamo in dettaglio di cosa si tratta, quali sono le caratteristiche della stufa a nocciolino d’oliva e le differenze con il pellet.

Donna vicino una stufa accesa

Nocciolino d’oliva: cos’è e da dove si ottiene?

Il nocciolino d’oliva è uno scarto alimentare e si ottiene attraverso un meccanismo centrifugo che separa il nocciolo dalla polpa delle olive, al quale segue un processo di essiccazione e pressatura a secco. Per la sua esecuzione non vengono impiegati né collanti, né solventi chimici, mantenendo quindi il prodotto naturale al 100%.

Siamo dunque di fronte a un esempio di economia circolare, che sfrutta al massimo un prodotto senza buttare via niente.

Stufa a nocciolino d’oliva: come funziona e che caratteristiche ha?

In commercio non ci sono stufe utilizzabili solo con il nocciolino d’oliva ma quelle a pellet possono essere convertite e adattate. In alternativa è possibile acquistare un modello già predisposto per essere policombustibile, dunque in grado di funzionare con materie prime diverse.

Una stufa a nocciolino d’oliva deve avere come caratteristica principale un braciere apposito con fori da 2,5 a 3 mm al massimo. La camera di combustione è predisposta per bruciare la biomassa che sarà accesa tramite una fiamma pilota o un accenditore elettronico. Quando avrà inizio il processo di combustione, i nocciolini d’oliva rilasceranno calore che sarà distribuito nella stanza attraverso un sistema di ventilazione o a convezione.

Alcuni dispositivi consentono anche di controllare la temperatura e di regolare l’intensità della fiamma, mantenendo così un clima confortevole nella stanza. Al fine di sfruttare al meglio il potere calorifico della stufa a nocciolino d'oliva, è bene posizionarla in un punto strategico, lontana da zone di passaggio. Una buona soluzione è quella di collocarla a ridosso di una parete, ben ancorata al pavimento oppure al centro di un ambiente se è abbastanza grande per garantire una corretta circolazione dell’aria calda. 

Naturalmente non deve essere coperta da mobili o pareti. È inoltre fondamentale che la canna fumaria sia montata correttamente per assicurare lo scarico dei fumi all’esterno.

Donna seduta in poltrona vicino una stufa a pellet

Vantaggi e svantaggi della stufa a nocciolino d’oliva

La stufa a nocciolino d’oliva presenta svariati vantaggi da prendere in considerazione, tra i quali:

  • l’elevato potere calorifico;
  • il costo basso del combustibile;
  • la possibilità di regolare temperatura e intensità della fiamma creando un clima ottimale nella stanza, che non sia né troppo freddo né troppo caldo.

Tra gli svantaggi annoveriamo solo la maggiore produzione di cenere, che comporta la necessità di pulire più frequentemente la stufa, e l’emissione di odori più forti e aspri.

Differenza tra stufa a nocciolino d’oliva e stufa a pellet

Le differenze tra una stufa a nocciolino d’oliva e una stufa a pellet riguardano soprattutto le due tipologie di combustibili. Analizziamole nel dettaglio:

  • il nocciolino d’oliva ha un potere calorifico maggiore rispetto a quello del pellet che si attesta sui 4,5-5 kWh al chilogrammo contro i 6,5 kWh/kg del nuovo combustibile;
  • il tasso di umidità del nocciolino d’oliva è del 12% mentre quello del pellet è del 10%;
  • i residui di cenere invece si attestano a meno dell’1% per quanto riguarda il pellet e al 4% per il nocciolino d’oliva;
  • il pellet ha un costo superiore rispetto al nocciolino d’oliva, ad esempio un sacco da 15 kg di pellet viene pagato intorno ai 20 euro mentre quello di nocciolino d’oliva costa intorno ai 4,5 euro;
  • il braciere del pellet ha fori di 6 mm, quello del nocciolino d’oliva li ha da 2,5 massimo 3 mm.

Stufa a pellet accesa al tramonto

La stufa a nocciolino d’oliva è la dimostrazione che è possibile utilizzare combustibili economici e green, ma fai attenzione: nel caso di questa biomassa, scegli un prodotto lavato e secco dal quale siano stati rimossi tutti gli elementi che potrebbero comprometterne la combustione come polpa, buccia e polvere.

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